Sei su Facebook? Sei un Social Media Manager (ma anche no)

Disclaimer: come avrete senza dubbio notato, alcuni post di questo blog sono caratterizzati da una vena ironica/polemica. Questo è uno di quei post.

C’era una volta (di preciso, giovedì scorso) un bellissimo post di Valentina Falcinelli dedicato al mestiere di Copywriter ed alle voci che lo darebbero come facilmente eseguibile: perché no, non basta conoscere la lingua italiana per poterne fare un lavoro. Anzi, scrivere è un’arte e non è per niente facile riuscire a trasmettere qualcosa semplicemente con delle parole stampate.
Perciò prendo spunto dal suo post per dire che così come la capacità di usare correttamente l’H non qualifica automaticamente una persona ad improvvisarsi Copywriter, l’essere in possesso di account social e l’essere costanti nel pubblicare non fa di chiunque un Social Media Manager. Eppure, se avessi 1 euro per ogni volta che ho sentito sminuire così il mio lavoro, per ogni volta che mi sono sentita dire: “Ma allora non fai niente: stai tutto il giorno su Facebook! E che lavoro è?” potrei comprarmelo, Facebook.
Non solo, ogni tanto spunta un articolo che “spiega” come iniziare a fare questo lavoro partendo dal concetto che se twitti abitualmente sei già a metà dell’opera (anche su Glamour UK, che è praticamente la mia Bibbia: che delusione!). Certo, come no.

COFFEECi avete creduto? Mi spiace, fare il Social Media Manager non è facile: ecco perché

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