Ceres Soft Ale: addio, e grazie per tutto il pesce.

Ovvero: ancora un post sulla Soft Ale. Abbiate pazienza.
So di apparire ridondante, ma è bello ogni tanto sentirsi pienamente parte di un evento. In questo caso si tratta di essere tra i fortunati possessori della Soft Ale: eggià, io ce l’ho! Nello spirito della viralità della campagna Soft Ale, i blogger che ne hanno parlato sono stati omaggiati con un favoloso sample rosa. Inutile dire che è solo un gadget, vero? Altrimenti giuro che l’avrei bevuta, #sapevatelo.

BkRv7CTIMAAAUTKIo ce l’ho! Momenti di commozione Continua a leggere

Ceres ci fa! #win o #fail?

Lo sapevo e ve lo avevo anche detto: la birra rosa di Ceres era un bel pesce d’Aprile. Il dubbio che la campagna Soft Ale fosse genuina ovviamente c’era ed era molto forte, devo dire che un pochino ci speravo perché non riesco a cogliere pienamente il senso di questo April Fool.

FakeAle

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Prima regola: studiare!

E’ proprio vero, ci sono persone (o marchi) che non imparano mai. Ma proprio mai mai eh. Chiara Ferragni per Yves Saint Laurent è il secondo #fail che vede protagonista l’insalata bionda. Il secondo nel giro di una settimana. Voglio proprio stringere la mano a chi effettua queste scelte. Ma guardare un po’ cosa fanno gli altri, utilizzare anche il sentiment e non solo i numeri come parametri di valutazione, insomma sondare un po’ il terreno vi sembra davvero così brutto/complicato? e dire che la mia giornata consiste in parte proprio nell’analizzare cosa accade sulle altre pagine, in primis dei competitor della mia azienda e poi degli altri, e non necessariamente si tratta di realtà legate al settore in cui operiamo. Non solo, spesso è proprio allontanandosi dal proprio percorso che si riescono ad avere idee innovative, bisogna essere capaci anche un po’ di uscire dal seminato. Avere coraggio, tentare. E non fare sempre le solite cose. Insomma, la  blogger che smarchetta non è più una novità dal 2010 circa. Che poi son pure d’accordo, quando la collaborazione viene fatta con criterio e scegliendo una personalità affine al marchio da pubblicizzare. Però la Ferragni per sua stessa ammissione non è bravissima a truccarsi (l’ha detto lei non me lo sono inventato. E’ stata pure onesta), perciò mi sembra piuttosto superfluo ed inutile chiamarla per una collaborazione del genere, quando il web pullula di beauty blogger e MUA davvero valide.
Cheppoi, ma a vedere che tutto ciò in cui lei è coinvolta è penosamente approssimativo e travolto dalle critiche, non si dispiace nemmeno un po’ la Chiara?

YSL fail

 Un solo commento positivo in mezzo ad una marea di critiche ed insulti. Social marketing: lo stai facendo male.

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