Nuvenia. Follia o genialità incompresa?

Molti ci sono rimasti male quando circa un mese fa Nuvenia ha creato un’hashtag molto discusso e ancora in uso, #RollaPressaVia per chi se lo fosse dimenticato, e che potrebbe tranquillamente essere definito uno degli hashtag piu ambigui mai creati per il suo – manco tanto velato – riferimento a Bob Marley. E dal momento che vale sempre la pena ritentare, oggi sulle pagine Nuvenia va di moda #QuandoHoilCiclo. Già.

Nuvenia #quandohoilciclo Tigre GattoBasta un gattino e passa la paura!

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Se devi farlo, almeno fallo bene: piccole regole per usare i social

Chi mi legge da un po’ saprà che non perdono e non dimentico, specialmente quando si parla di social. E’ che mi infastidisce proprio vedere le cose fatte male. E’ più forte di me. Insomma, se devi farlo male piuttosto non lo fare: usare in maniera corretta Twitter, Facebook e compagnia bella non è semplice come può sembrare. Insomma (visto che è anche il mio mestiere), non è che si tratta di stare semplicemente lì a smanettare. Chiaramente, finché si tratta di usare i social network in veste di semplici utenti non è obbligatorio sottostare a regole particolari, anche se esistono alcune categorie di user davvero fastidiose o inquietanti, con le quali a volte mi trovo a dover interagire: ecco, anche lì un pochino di competenza in più sarebbe gradita.

Esco davvero dai gangheri però quando vedo gente che vorrebbe far credere di essere blogger senza nemmeno sapere da che parte girarsi. E invece ci sarebbero alcuni punti da seguire, per non essere proprio proprio naive quando ci si interfaccia con il proprio potenziale pubblico e con aziende/bella gente che vorrebbe ingaggiarvi. Quindi questo post nasce in parte anche come sfogo, perché ultimamente mi sono trovata – mio malgrado – a dover interagire con gente totalmente inesperta (quando così inesperta però non dovrebbe esserlo).

12e2a73a30173c5677a5dae54506be13Vi prego, imparate a muovervi nel pazzo pazzo mondo dei social prima di usarli: nessuno vi ha obbligato! Questa bellissima immagine proviene da Pinterest e voglio un Monopoly così Continua a leggere

Desigual e il caso #tudecides: su certe cose è meglio non scherzare.

A volte sembra proprio che le aziende il fail se lo vadano a cercare: un po’ come chi continua a scegliere il partner sbagliato, per intenderci.
E, nel caso di Desigual, dubito si tratti di una scelta strategica come per Ceres o Pittarello/Pittarosso (ok, qua sono io che spero che la cosa sia voluta ma ci siamo capiti lo stesso).
Ieri mi sono imbattuta in questa terrificante pubblicità ideata in occasione della Festa della Mamma in cui la giovane protagonista, dopo aver simulato il pancione con un cuscino, pensa di bucare i profilattici del compagno. E già qui credo che la maggior parte delle persone possano cogliere una discreta dose di cattivo gusto. Se poi ci aggiungiamo che, proprio ora e proprio in Spagna le modalità di interruzione una gravidanza sono un hot topic, abbiamo davvero un bel quadretto.

Desigual FBIn Desigual si compiacciono  per la propria scelta, ma temo che l’engagement che ne sta derivando non sia quello che si aspettavano.

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Ceres Soft Ale: addio, e grazie per tutto il pesce.

Ovvero: ancora un post sulla Soft Ale. Abbiate pazienza.
So di apparire ridondante, ma è bello ogni tanto sentirsi pienamente parte di un evento. In questo caso si tratta di essere tra i fortunati possessori della Soft Ale: eggià, io ce l’ho! Nello spirito della viralità della campagna Soft Ale, i blogger che ne hanno parlato sono stati omaggiati con un favoloso sample rosa. Inutile dire che è solo un gadget, vero? Altrimenti giuro che l’avrei bevuta, #sapevatelo.

BkRv7CTIMAAAUTKIo ce l’ho! Momenti di commozione Continua a leggere

Ceres ci fa! #win o #fail?

Lo sapevo e ve lo avevo anche detto: la birra rosa di Ceres era un bel pesce d’Aprile. Il dubbio che la campagna Soft Ale fosse genuina ovviamente c’era ed era molto forte, devo dire che un pochino ci speravo perché non riesco a cogliere pienamente il senso di questo April Fool.

FakeAle

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