You Did Not Eat That: quand’è che il rapporto con il cibo è diventato così contorto?

Per le abitudini alimentari esiste un pre ed un post, ovvero: un prima ed un dopo Instagram. Vi ricordate come era la vita, prima che tutti condividessimo fotograficamente (e sì, lo faccio anche io), ogni pasto? Di sicuro non esisteva la necessità assoluta che i piatti fossero belli e dai colori psichedelici.
Perdonate la piccola digressione nostalgica, ma questa premessa mi serviva per dire che forse forse il dover instagrammare cibo #yummi #gnammi #slurp ha creato non pochi disagi. Soprattutto alle povere fashion blogger. Perché essere belle e snelle va certamente in controtendenza con quegli alimenti ricchi di grassi saturi che, ahiloro, risultano particolarmente carini su Instagram. Pensateci: sono più fotogenici macarons, cupcakes, cookies, hamburger e ciambelle oppure riso in bianco, verdure al vapore e carne ai ferri? Eh già.

FerryMcDonaldL’unico McDonalds frequentato dalle blogger.

Un account Instagram, chiamato You Did Not Eat That e gestito da un’anonima che ha accumulato anni di esperienza nel settore della moda, sbugiarda le presunte abitudini alimentari delle blogger, come spiega la tagline: “Speaking the truth in this mixed up world of too many macarons and ice cream cones. Because really… #youdidnoteatthat”. E ha (come era logico pensare) attirato subito l’attenzione di vari siti e magazine, in questi giorni ho letto molti articoli e interviste a lei dedicati. Continua a leggere

Chiara Biasi: non sempre la panna montata è buona

Forse voi che vivete nel mondo reale non ne avete sentito parlare, ma qui, nel microcosmo del fashion blogging, ieri è accaduto – e sta tutt’ora accadendo – un avvenimento piuttosto importante (perché grave, e non perché lo reputi fondamentale). Si parla di accuse, diffamazioni ed insulti, il tutto su Instagram.

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Chiara Biasi su Maxim (grazie Google)

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