A proposito di collaborazioni

Perché se vuoi proporti per delle collaborazioni, almeno prima dovresti metterti il vestito buono.

Tutto parte da una proposta di collaborazione con la mia azienda, arrivata pochi giorni fa da parte di una blogger.
Non ne farò il nome, vi dirò solo che si tratta di un blog in precedenza a me ignoto e che mi causerà incubi nelle prossime settimane, probabilmente: colori stucchevoli, italiano stentatissimo (c’è scritto pò con l’accento nel titolo, per la miseria. Pò.) e, soprattutto, l’EFFETTO NEVE. ROSA.

Add subtitle textAziende e blogger: attenzione alle collaborazioni! 

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Nuvenia. Follia o genialità incompresa?

Molti ci sono rimasti male quando circa un mese fa Nuvenia ha creato un’hashtag molto discusso e ancora in uso, #RollaPressaVia per chi se lo fosse dimenticato, e che potrebbe tranquillamente essere definito uno degli hashtag piu ambigui mai creati per il suo – manco tanto velato – riferimento a Bob Marley. E dal momento che vale sempre la pena ritentare, oggi sulle pagine Nuvenia va di moda #QuandoHoilCiclo. Già.

Nuvenia #quandohoilciclo Tigre GattoBasta un gattino e passa la paura!

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5 cose che dovresti imparare da Peggy Olson

Prima di Sheryl Sandberg, c’era Peggy Olson. O almeno, ci sarebbe stata se non fosse che si tratta di un personaggio fittizio. Per chiunque viva sotto una roccia e non abbia mai visto una puntata di Mad Men (e se lavorate nel marketing/advertising/comunicazione dovete necessariamente guardare Man Men, senza “se” e senza “ma”), Peggy è uno dei personaggi chiave della serie targata AMC (la stessa rete di Breaking Bad e The Walking Dead, per intenderci) che, partendo dal 1960, racconta la storia americana attraverso un’agenzia pubblicitaria, originariamente la Sterling Cooper – assetto societario e nome cambieranno un bel po’ di volte. All’inizio del serial, nel 1960, Peggy Olson (interpretata dalla bravissima Elisabeth Moss) è la neoassunta segretaria di Don Draper, il direttore creativo. Ventenne, totalmente sprovveduta, insomma la novellina dell’ufficio.

Io, che con i telefilm sono compulsiva, me lo sono guardato tutto d’un fiato attraverso sessioni intensive di binge-watching e (grazie a Netflix, lavoriamo nel marketing e non si pirata!) dopo essere arrivata alla 6 stagione non posso che essere affascinata da questo personaggio, che si è evoluto come nessun altro dei protagonisti. E che potrebbe dare ancora oggi lezioni per quel che riguarda l’autopromozione e la capacità di saper valorizzare le proprie competenze.

4741_4318_480-gif“I’m Peggy Olson and I want to smoke some marijuana”.

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New on: trash. Chiara Ferragni Shoes Collection

E io che pensavo che le ciabatte fossero il male.
Il mio post serio dovrà aspettare ancora, ma per una buona causa: la mia designer preferita è tornata a creare. Così, se volete essere chic e fare il paio con le bocche dentate e gli anelli VAFFANC**O, potete pescare liberamente dalla nuova collezione shoes della Ferragni. Devo ammettere, però, che la Chiara è sempre capace di sorprendermi. Perché ogni volta, ogni volta penso “ma no, non potrà fare peggio di così”, e invece.

CF491_009_01Un goloso assaggio della FW14/15 Continua a leggere

La prima corsa non si scorda mai – WOTN

E così è successo. Ieri sono riuscita a completare i 10km della We Own The Night. L’avreste mai detto? Per quanto gasata, temevo di non farcela. E invece, nonostante tutto, è andata. Nonostante la gente che dà buca all’ultimo, lo sciopero dei mezzi, il tempo incerto (per inciso: la metro andava e non è caduta una goccia) e gli inconvenienti di lavoro che arrivano proprio nel momento meno opportuno. Ho seriamente rischiato di non andare, della serie che alle 20,20 io e le mie colleghe eravamo a casa e alle 20,45 ci siamo catapultate fuori (SENZA MANGIARE, don’t try this at home).

10431177_799415273415925_4529361301401523047_oDitemi come fate a non avere ancora voglia di correre (immagine presa dalla pagina FB di Nike Running)

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