Prima di Sheryl Sandberg, c’era Peggy Olson. O almeno, ci sarebbe stata se non fosse che si tratta di un personaggio fittizio. Per chiunque viva sotto una roccia e non abbia mai visto una puntata di Mad Men (e se lavorate nel marketing/advertising/comunicazione dovete necessariamente guardare Man Men, senza “se” e senza “ma”), Peggy è uno dei personaggi chiave della serie targata AMC (la stessa rete di Breaking Bad e The Walking Dead, per intenderci) che, partendo dal 1960, racconta la storia americana attraverso un’agenzia pubblicitaria, originariamente la Sterling Cooper – assetto societario e nome cambieranno un bel po’ di volte. All’inizio del serial, nel 1960, Peggy Olson (interpretata dalla bravissima Elisabeth Moss) è la neoassunta segretaria di Don Draper, il direttore creativo. Ventenne, totalmente sprovveduta, insomma la novellina dell’ufficio.
Io, che con i telefilm sono compulsiva, me lo sono guardato tutto d’un fiato attraverso sessioni intensive di binge-watching e (grazie a Netflix, lavoriamo nel marketing e non si pirata!) dopo essere arrivata alla 6 stagione non posso che essere affascinata da questo personaggio, che si è evoluto come nessun altro dei protagonisti. E che potrebbe dare ancora oggi lezioni per quel che riguarda l’autopromozione e la capacità di saper valorizzare le proprie competenze.
“I’m Peggy Olson and I want to smoke some marijuana”.
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